Sala LI: La Colonna Traiana
Il Museo della Civiltà Romana vanta una collezione di calchi in gesso dell’intero rilievo della Colonna Traiana. I calchi, allineati secondo quattro file parallele, sono esposti nella lunga galleria che mette in comunicazione i due edifici principali del Museo. Essi sono il risultato del primo getto tratto dalle matrici realizzate, tra il 1861 e il 1862 per volere di Napoleone III, dai formatori vaticani, messi a disposizione da Papa Pio IX.
La successione dei calchi procede da sinistra a destra in direzione orizzontale: tale disposizione consente di leggere agevolmente, ad altezza d’occhio, ogni singola scena in cui è articolato il continuum del racconto figurato sulla Colonna, favorendo altresì una visione analitica e puntuale dei dettagli di interesse antiquario.
La Colonna Traiana, eretta nel Foro di Traiano e inaugurata nel 113 d.C., è uno dei monumenti dell’antica Roma più celebri e amati, soprattutto grazie al valore artistico del bassorilievo che ricopre tutta l’altezza del fusto per 23 giri a spirale.
Il fregio racconta le due guerre condotte da Traiano, nel 101-102 e nel 105-106 d.C, per la conquista della Dacia (l’odierna Romania). Il racconto raffigura le gesta dell’imperatore in ordine cronologico, e la loro ambientazione e’ riprodotta in maniera accurata e dettagliata. Oltre alle tante battaglie, agli scontri cruenti e ai saccheggi, l’insistente e ripetuta enfasi, certamente non casuale, riservata ad episodi quali discorsi alle truppe, riti sacrificali, lavori di costruzione, ricevimenti di prigionieri, fa pensare a una narrazione di tipo “esemplare” volta, da un lato, a presentare la guerra come presupposto necessario per il trionfo della civiltà di Roma sull’inciviltà barbarica, dall’altro a celebrare l’epopea di Traiano, modello per gli imperatori dei tempi a venire, raffigurato sul rilievo per ben 59 volte.