Sala XIII: Imperatori da Antonino Pio ai Severi

Adottato da Adriano quasi in punto di morte, Antonino Pio ascende al principato nel 138 d.C. e adotta a sua volta i giovani Marco Aurelio e Lucio Vero, secondo la volontà del suo predecessore, che intendeva in tal modo garantire la stabilità del potere.
Nonostante le numerose imprese edilizie avviate durante il suo regno, Roma conserva poche testimonianze dell’operato di Antonino Pio. Nella sala è possibile ammirare un modello ricostruttivo della Colonna Antonina, fatta erigere nel 165 d.C.
Gli succede al trono Marco Aurelio (161-180 d.C.) che, associando nel governo il fratello Lucio Vero, inaugura la prassi dell’impero collegiale, che verrà ripresa in seguito. 
Durante il suo regno, per difendere l’Impero minacciato da continui attacchi ed invasioni da parte dei popoli confinanti, Marco Aurelio intraprende numerose campagne militari, che lo impegnano, assieme al fratello, su diversi fronti.
Suo figlio Commodo (180-192 d.C.), salito al trono molto giovane, interrompe la tradizione di buon governo degli Antonini e si distingue per ambizione e crudeltà, riproponendo lo schema del principe autocrate. 
Nel 197 d.C., Settimio Severo, sostenuto dalle legioni della Pannonia e della Germania, riesce a prevalere sui diversi contendenti, diventando imperatore. Con Settimio Severo, che inaugura la dinastia dei Severi, si apre un nuovo periodo di benessere. 
Le sue vittorie sono celebrate dagli archi di trionfo eretti a Roma e a Leptis Magna, città natale dell’imperatore. Durante il suo regno dedica particolari attenzioni alle città delle province africane, che abbellisce con numerosi edifici e monumenti da lui stesso commissionati.
Sono riuniti nella sala, oltre ai ritratti degli imperatori e delle imperatrici di questo lungo periodo, rilievi a grandezza naturale dell’Arco di Marco Aurelio a Tripoli e di quello dei Severi a Leptis Magna. E' esposto inoltre il plastico ricostruttivo dell'Arco di Settimio Severo nel Foro Romano.

Museo della Civiltà Romana - Sala XIII: Imperatori da Antonino Pio ai Severi